Recensione del libro “Il senso interno del tempo” di Monica Peccolo

Il senso interno del tempo: Mandala Series #1

Monica Peccolo
Dopo una pausa dai riflettori, e da un ambiente che lo ha quasi distrutto, Nathan Tyler rientra sulla scena cinematografica hollywoodiana. Le sue ferite hanno radici lontane e ritornano ad angosciarlo ogni giorno con la stessa intensità.
Eva Pace, invece, non rimpiange di aver lasciato “Plastic Land”, la capitale del cinema, per tornare in Italia. È una persona solare, altruista, che con tenacia ha perseguito il suo vero sogno. Si è dedicata al lavoro e ama fare la pediatra, anche se questo comporta sacrifici e ardue scelte quotidiane.
La vita, però, è un insieme di strane coincidenze e così Nathan ed Eva tornano a frequentarsi, scoprendo che i dieci anni trascorsi e la distanza di due continenti non hanno inciso sull’amicizia che ancora li lega. Eva comprende di non avere più davanti a sé il ragazzo scanzonato di un tempo, ma un uomo complicato che scardina le sue certezze e la sfida di continuo. Abituata a combattere battaglie enormi con i suoi piccoli pazienti, però, non si lascia scoraggiare.
Il sentimento che li unisce si trasforma e coglie entrambi di sorpresa. Riusciranno a non sprecare questa seconda occasione offerta dal destino?

Introduzione

“Il senso interno del tempo” è il primo romanzo della Mandala Series firmata da Monica Peccolo, a cui seguono “Il senso di una promessa” e “Il senso del nostro amore”. La pubblicazione che ho letto, e che trovate in commercio, è una versione rivista, corretta e ampliata che contiene un capitolo inedito rispetto alla prima edizione del 2012 di Linee Infinite. Inoltre il romanzo originale di 600 pagine è stato diviso nei primi due volumi della saga.

Attenzione: questa recensione contiene SPOILER!

Aneddoti personali

Vi avevo già parlato e consigliato questo romanzo durante l’evento LCS Valentine & Romance e ora, dopo averlo letto, finalmente lo recensisco per voi.

Recensione

“Il senso interno del tempo” mi è piaciuto davvero tanto, e non vedo l’ora di leggere i prossimi due volumi. Anche perché il finale ci lascia con il fiato sospeso e, quindi, non posso non sapere come andrà a finire per Eva e Nathan, cosa succederà al piccolo Tommy ma anche quale sarà il futuro di Paolo, il fratello di Eva, e della sua fidanzata Annette, una piccola sottotrama che si è aperta proprio nelle ultime pagine.

Perché mi è piaciuto, vi starete chiedendo. Innanzitutto perché è una lettura molto scorrevole e ben scritta, con un buon ritmo narrativo. Tutti i personaggi, anche quelli secondari, sono ben caratterizzati, specie dal punto di vista psicologico.

Inoltre, a mio parere, sono stati affrontati dei temi importanti e si vede che l’autrice ha studiato tanto prima di passare alla scrittura che è stata delicata e mai banale nell’affrontarli. Innanzitutto i piccoli pazienti oncologici, tra cui Tommaso, e la clownterapia. Sempre in tema medico i problemi relativi a un parto prematuro e quelli legati all’utilizzo di alcool e sostanze stupefacenti.

E poi si parla non solo della vita da medico (Eva) ma anche della carriera di attore (Nathan), facendo mescolare perfettamente i due mondi, d’altronde il primo incontro in Italia tra i due protagonisti è stato proprio su un set cinematografico; il secondo, avvenuto anni dopo negli States, a causa di un polso slogato che li ha portati in ospedale.

Inoltre, capitolo dopo capitolo, ci sono tanti colpi di scena e tutte le volte che sta per “scoccare la scintilla” tra Eva e Nathan, quest’ultimo viene assalito da mille dubbi e si allontana, mandando la povera Eva o “Lily” o “scricciolo”, come ama chiamarla lui, in confusione.

Conclusioni

Un romanzo che ci fa vivere tante sensazioni, che approfondisce temi impegnativi e non, che ci fa riflettere e porre tante domande sull’amore, l’amicizia, la famiglia, la carriera e la malattia, trasmettendoci quel senso interno del tempo che dà nome al libro.

Voto

4/5

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Citazioni

La notte dilata il tempo e con il suo silenzio ci rende capaci di percepire le emozioni profonde, quelle che durante il giorno sono sopraffatte da mille rumori.

Note